“Osservare lì dove gli altri sanno solo vedere”.
Questa frase racchiude l’essenza del lavoro di Henri Cartier-Bresson.
“La mia Leica è letteralmente il prolungamento del mio occhio” dice Cartier-Bresson, “ il modo in cui la tengo in mano, stretta sulla fronte, il suo segno quando sposto lo sguardo da una parte all’altra, mi da l’impressione di essere un arbitro in una partita che mi si svolge davanti agli occhi, di cui coglierò l’atmosfera al centesimo di secondo”.
Cartier Bresson ha girato il mondo impugnando la sua Leica M3 utilizzando quasi esclusivamente la lunghezza focale 50mm, solo in pochi casi ha sostituito tale obiettivo con altre lunghezze focali, tornando però sempre poi all’obiettivo “normale”.
In questi video: video 1 e video 2 oltre a mostrarci le più belle fotografie di Cartier Bresson, il fotografo Roberto Koch ci parla di lui, delle sue teorie sulla vita e sulla fotografia, del suo modo di vedere il mondo e tutto ciò che lo circonda.
Roberto ci spiega in che modo il fotografo riuscisse a fissare degli istanti perfetti, e della sua teoria del momento decisivo. Il suo rapporto con la realtà quindi è quello di catturare i momenti. Il suo gesto nel fotografare è molto furtivo, in punta di piedi.
I soggetti scelti dal fotografo, non sono mai in posa, l’artista fotografa il personaggio in azioni quotidiane o comunque nel suo ambiente, il soggetto per lo più non guarda nell’obiettivo e quando ciò avviene sembra farlo con un gesto naturale, per Bresson: “È sempre una piccola violenza mettere qualcuno sotto l’occhio vitreo della macchina fotografica. Bisogna farlo con eleganza..senza ferire”.
I paesaggi
Anche nel modo di fotografare il paesaggio c'è una specificità di Cartier Bresson. Il paesaggio per lui continua ad essere fatto di istanti. Le sue fotografie di paesaggio sono luoghi e si tuazioni che hanno a che fare con l'uomo, modificate dall'uomo, in cui l'uomo ha vissuto.
"Le fotografie possono raggiungere l'eternità attraverso un solo momento."
(citato in Il Mattino, p. 21, 04 febbraio 2010)
siti interessanti: http://www.henricartierbresson.org/
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